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(it) Italy, Umanita Nova #24-25 - Manifesti della FAI 1945-2025 (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]

Date Mon, 20 Oct 2025 08:56:54 +0300


I manifesti della FAI in mostra a Carrara - Inaugurazione domenica 5 ottobre ore 11 spazio ex Paretra via Beccheria 5 ---- Questa mostra dedicata ai manifesti dei Congressi Nazionali della Federazione Anarchica Italiana vuole evidenziare gli 80 anni di un'organizzazione politica, ancora in piena attività, avendo saputo conservare con attenzione i propri principi fondativi. ---- Sicuramente i manifesti proposti, selezione a campione di fonti soggettive e di autorappresentazione, non danno conto di tutta l'attività di "propaganda" svolta nel lungo percorso storico della Federazione Anarchica Italiana, ma restituiscono un quadro complessivo efficace del lavoro militante di un'organizzazione federalista e libertaria che, fra l'altro, affida alle assise congressuali la definizione della propria strategia politica.

La Federazione Anarchica Italiana si costituisce nel Congresso del settembre 1945 a Carrara, dopo un'opposizione intransigente al fascismo fatta dalle anarchiche e dagli anarchici durante il regime, nell'esilio antifascista, nella guerra di Spagna, nel confino, nelle galere e, infine, nella Resistenza al nazifascismo. Nell'Italia del secondo dopoguerra si trova ad affrontare una situazione del tutto nuova: con l'avvento della repubblica e del sistema democratico, con l'esaurirsi del pluridecennale impegno antidinastico, con la guerra fredda che delimita fortemente l'agibilità e gli spazi politici delle forze libertarie.

La Federazione Anarchica Italiana discende direttamente dall'Unione Anarchica Italiana del 1920 di Errico Malatesta e Luigi Fabbri, assumendone il Programma Anarchico e buona parte dell'Intesa Associativa proponendo, di conseguenza, un anarchismo sociale e organizzatore.

Nella mostra si trovano alcuni manifesti inerenti ai Convegni di studi storici promossi negli ultimi decenni, compreso quello sull'Unione Anarchica Italiana, che segnalano la grande attenzione nei confronti della propria memoria finalizzata alla comprensione del passato in relazione al futuro più prossimo.

La Federazione Anarchica Italiana nel dopoguerra era radicata su tutto il territorio nazionale con alcune centinaia di gruppi e circoli, tante federazioni regionali e provinciali, una decina di periodici e riviste e due settimanali: "Il Libertario", stampato a Milano e "Umanità Nova", pubblicato a Roma. Una presenza che permetterà un'ampia diffusione della sua proposta politica tesa alla trasformazione sociale in senso comunista e libertario con una prospettiva internazionalista, mantenendo nell'azione collettiva un rapporto coerente tra i mezzi e i fini.

I manifesti che dal 1945 arrivano alla fine degli anni '50 mostrano l'impegno della Federazione Anarchica Italiana contro i blocchi imperialistici, denunciano le politiche reazionarie dei governi ed illustrano le forti mobilitazioni contro le dittature: sia quella franchista in Spagna che quella stalinista nei paesi dell'Est culminata con l'invasione dell'Ungheria del 1956.

La Federazione Anarchica Italiana, sempre in quegli anni, darà vita pure ad una significativa battaglia per la difesa degli interessi immediati dei ceti popolari e più in generale delle libertà individuali e collettive colpite dalla repressione e dall'oscurantismo dei poteri costituiti. La sua proposta politica è basata sull'azione diretta e sull'autorganizzazione delle lotte, "fuori da qualsiasi illusione elettorale", e conferma il valore dell'astensionismo rivoluzionario per gli anarchici. Teniamo presente che il manifesto, accanto al comizio, è stato il principale strumento della propaganda politica nel dopoguerra, grazie ad un accattivante linguaggio visivo.

Il secondo gruppo di manifesti parte dalla metà degli anni '70 arrivando fino ai giorni nostri segnando il passaggio dal manifesto scritto a quello illustrato. Saranno proprio il '68 libertario e il '77 creativo a conferire al manifesto politico una nuova immagine di grande efficacia tanto nella realizzazione grafica quanto nelle parole d'ordine.

La Federazione Anarchica Italiana, con la sua continuità militante nel tempo, farà ampio uso di questo formidabile mezzo comunicativo editando tantissimi manifesti sulle varie tematiche libertarie. Pensiamo alla controinformazione sulla strage di Stato e Giuseppe Pinelli, i casi di Giovanni Marini e Franco Serantini, i movimenti degli anni '70, '80 e '90, Genova 2001 e tutte le iniziative ecologiste, antimilitariste, femministe e antiautoritarie degli ultimi 25 anni.

Artisti di rilievo, illustratori e grafici si sono impegnati in questi anni "d'oro" del manifesto politico rendendo questi poster dei piccoli capolavori di carta, tanto preziosi quanto ricercati. Alcuni di questi autori sono presenti nella mostra a partire da Chicco Aiello, Matteo Guarnaccia, Nani Tedeschi e Stefano Raspa; quest'ultimo ha illustrato il manifesto di questa mostra e quello del Convegno di studi "Anarchismo. Una storia globale e italiana (1945 - 2025) nell'ottantesimo della Federazione Anarchica Italiana. Carrara 11 e 12 ottobre 2025".

Archivio Libreria Fai Reggiana (Reggio Emilia)

Archivio storico della Federazione Anarchica Italiana (Imola)

https://umanitanova.org/manifesti-della-fai-1945-2025/
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