FINAL DOCUMENT FROM THE TABLE OF DISCUSSION ON MIGRATIONS THAT TOOK PLACE IN NAPLES ON 29-30 NOVEMBER 1997
During the discussion the need for the development of a national coordination for free circulation and worldwide citizenship, against neo- liberalism, has emerged again.We have to exploit the territorial intervention to give visibility and project to political choises opposing the capital=92s ones, military and social blackmail trading on migrants=92 conditions in order to increase their exploitation.The=7F armed repression= of immigrants and refugees, coordinated by Shengen agreements, consistently enter a compact set of european policies about the restriction of the right of asylum, the criminalisation of migrants and the strict subordination of the basic rights to profit=92s functionalities. This strategy aims at controlling a sector of class whose forced availability to precariousness, mobility and flexibility probably represent the most advanced stage of capitalistic modernization as regards production reorganisation. On the other hand, migrations historically have given rise also to capacity of destabilisation and insubordination against the social order.We are not interested in proposing organizationalistic escapes or creating virtual subjects, but in exhorting all the groups that really work on territory, to take political responsability adopting a class interpretation of processes, identifing the limits of simple solidarity and proposing themseves as spur to self-organisation by immigrants in order to encourage the indispensable social dispute.The leading role played by immigrants in proletarian struggles for denied rights is the only mean to eliminate the social and political clandestinity often going along with the legal and administrative one.Besides=7F, has emerged the necessity, in prospect of a coordinated political work, to provide ourselves with the indispensable means:- give materiality to a path, that has entirely to be built, qualified to take root in the migrant body recognizing its specificity both as temporary labour particularly blackmailable and for cultural differences;-give visibility to a political work=92s choice, to a subject qualified to= represent itself autonomously on national and international scene. About means, we mention: 1) a national communication paper able to cover the deficit of informations about migratory legislations, territorial mobilizations, qualified to give voice to national campaignes. 2) the organization of a national legal staff wherein experiences and capacities already operating but disjointed could converge: both legal aid facility and means of intervention on territory.We think it=92s necessary to build from now on territorial and national moments of struggle for free circulation able to hit the situation of emargination and racism that surround us, contributing in developing the self-organisation paths aforementioned. About national campaignes: it has been proposed an intervention in Puglia, where, more than elsewhere we can daily verify the fateful consequences of closing policies carried out in Europe- fortress. Besides, we decided to keep the theme of migrations at the centre of the debate at the meeting of Mediterranean Peoples and Conflict that will take place in Naples at the end of spring 1998. =20
Nella discussione tenutasi nell=92assemblea nazionale di Napoli svoltasi il= 29 30 novembre, =E8 emersa nuovamente l=92esigenza di sviluppare un= coordinamento nazionale per la libera circolazione e la cittadinanza mondiale, contro il neoliberismo.
Dobbiamo valorizzare gli interventi territoriali per costruire visibilit=E0= e progetto a opzioni politiche antagoniste a quelle del capitale, al ricatto militare e sociale che specula sulla condizione dei migranti per aumentare lo sfruttamento. La repressione armata di immigrati e rifugiati coordinata con gli accordi di Shengen si inserisce coerentemente in un compatto blocco di politiche europee sulla restrinzione del diritto d=92asilo, la criminalizzazione dei migranti e la stretta subordinazione dei diritti elementari alla funzionalit=E0 del profitto. Tale strategia punta a controllare un settore della classe che, dentro la ristrutturazione produttiva, esprime probabilmente la modernizzazione capitalistica (per la disponibilit=E0 forzata alla precariet=E0, mobilit=E0= e alla flessibilit=E0).Tuttavia le migrazioni hanno storicamente prodotto capacit= =E0 di insubordinazione destabilizzazione verso l=92ordine sociale classista (vedi= il processo migratorio interno che port=F2 tra gli anni 50 e 70 diversi milioni di persone dal sud al nord Italia e la funzione ). In questo quadro non ci interessa proporre fughe organizzativistiche o costruire soggetti virtuali, ma esortare ad una assunzione di responsabilit= =E0 politica tutte le realt=E0 che lavorano concretamente nei territori= adottando una lettura di classe dei processi, che individuano i limiti del puro solidarismo e si propongono come stimolo all=92autorganizzazione degli= stessi immigrati per promuoverne il necessario conflitto sociale. Il protagonismo degli immigrati nelle lotte proletarie per i diritti negati =E8 l=92unico strumento per rompere la clandestinit=E0 sociale e politica= che spesso accompagna quella giuridica ed amministrativa. E=92 emrsa inoltre la necessit=E0, in una prospettiva di lavoro politico coordinato di dotarsi degli indispensabili strumenti: dare materialit=E0 ad un percorso, tutto da costruire, che abbia= la capacit=E0 di radicarsi nel corpo migrante, riconoscendone la psecificit=E0= sia come forza lavoro precaria particolarmente esposta al ricatto, sia per differenze culturali; dare finalmente visibilit=E0 ad un=92opzione di lavoro politico, ad un soggetto capace di rappresentarsi autonomamente sulla scena nazionale ed internazionale.Quanto a strumenti accenniamo: 1) foglio nazionale di comunicazione in grado di colmare il deficit di informazione sulle leggislazioni migratorie, sulle mobilitazioni territoriali, che abbia la capacit=E0 di dare voce a campagne nazionali. 2) staff legale nazionale in cui confluisca l=92esperienza e le capacit=E0= gia operanti ma disarticolate: steruttura di assistenza e allo stesso tempo strumento di un possibile intervento sul lavoro nero. Crediamo fin da ora necessario pensare alla costruzione di momenti di lotta territoriali e nazionali per la libera circolazione che sappiano impattare le politiche migratorie e la loro feroce applicazione in zone particolarmente =93calde=94 come la Puglia e la Calabria. =20
Crediamo opportuno iniziare a sedimentare un livello di comunicazione e coordinamento tra le esperienze di lotta dei migranti presenti nell' area mediterranea, tra le situazioni di lotta presenti nei paesi di origine e nei paesi di accoglienza, soprattutto attraverso la costruzione di azioni di lotta coordinate come avvenuto durante la prima espulsione dei sans papier (allorquando l' aereoporto di Dakar e la compagnia aerea che si era prestata per il trasporto coatto dei sans papier, subirono gravi danni a seguito dei tumulti che accolsero gli aerei). Facciamo nostra la scadenza per la libera circolazione e la cittadinanza mondiale proposta al 2=B0 incontro intercontinentale in Spagna in= concomitanza con la marcia del "Foro internazionale dei migranti" che si concludera il 12 dicembre a New York. Al di l=E0 della forma che territorialmente sapremo e potremo costruire, pensiamo sia importante sottolineare il nesso che esiste tra la strage che fu ( Piazza Fontana) =E8 la strage che quotidianamente si perpetua nel mar mediterraneo ai danni dei migranti. =20 Allo scopo di dibattere e dare corpo a queste conclusioni, nella speranza che questo percorso possa vedere la partecipazione di tutte quelle realt=E0 che fanno riferimento all'antagonismo di classe, indiciamo un nuovo appuntamento nazionale il 10 e 11 gennaio al C.S.A. Vittorio Occupato= (Ostia).
I partecipanti all' assemblea nazionale=20 Napoli , 30 novembre 1997
Strutture presenti all' assemblea nazionale :
Centro sociale MURAZZI (Torino) Centro sociale ASKATASUNA (Torino) Centro sociale GARIBALDI (Milano) Centro sociale CITTA' VEKKIA (Taranto) Centro sociale OFFICINA 99 (Napoli) Centro sociale DORDONI (Cremona) Centro sociale ASILO POLITICO (Salerno) Centro di comunicazione antagonista (Acerra) Centro comunicazione antagonista (Cremona) Centro di comunicazione autonomo (Parma) Centro di documentazione "Senza Pazienza" (Torino) Centro di documentazione "F. Lo Russo" (Bologna) Centro di documentazione "Krupskaja" (Bologna) Laboratorio Occupato S.K.A. (Napoli) Laboratorio antagonista sociale Castelli Romani (Roma) Collettivo antagonista universitario (Torino) Collettivo politico antagonista universitario (Roma) Autorganizzati/e della Sapienza (Roma) Collettivo R. Luxemburg (Aversa) Collettivo Che Guevara (Bologna) Collettivo "Senza Frontiere" (Parma) Ambulatorio popolare di via dei Transiti (Milano) Assemblea cittadina per l' Autonomia di classe (Roma) Coordinamento realt=E0 antagoniste pugliesi Coordinamento nazionale COBAS Assemblea nazionale per l' Autonomia di classe Coordinamento nazionale contro la repressione a sostegno di Mumia Abu Jamal
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