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(it) Italy, Sicilia Libertaria: Dibattito silib: Il contributo di idee di questo giornale al movimento (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]
Date
Wed, 27 Mar 2024 10:39:12 +0200
Questo giornale nei suoi ormai lungi anni di esistenza, si è sforzato di
fornire stimoli ed elementi di dibattito sia al movimento anarchico nel
suo complesso che a tutto quel mondo variegato (libertario,
antiauroritario, rivoluzionario, ecc.) che ci legge e ci simpatizza.
Come ha fatto notare il compagno Natale Mjsarra nell'editoriale dello
scorso numero, non possiamo non notare, tuttavia, come a tutto questo
non siano corrisposti dibattiti, confronti, repliche adeguati. A volte
si ha la sensazione di parlare al vento; ma che si tratti solo di una
sensazione ce lo dicono i continui attestati di stima che riceviamo,
segno che Sicilia libertaria è vivace e interessa un numero crescente di
lettori.
Insomma, vorremmo che si dialogasse di più, si polemizzasse anche,
perché la passione delle idee è sempre foriera di nuovi stimoli e di
crescita comune.
Noi, si sa, siamo nati sull'onda di un dibattito sulle tematiche della
lotta di liberazione nazionale, a cui abbiamo affiancato contributi
correlati come l'internazionalismo, il federalismo, la questione
meridionale e quella siciliana. Questo rimane il nostro filo conduttore
da oltre 40 anni. Eppure, come segnalava Musarra, tanto ci giungono
considerazioni sul nostro conto, nelle quali si sosterrebbe che siamo
comunque un giornale locale. Considerare Sicilia libertaria un giornale
locale è non aver capito la portata dei suoi contenuti, sia i temi più
generali (anarchismo e lotta di liberazione nazionale in primis, o la
critica dello sviluppo e dell'industrializzazione, altro cavallo di
battaglia che portiamo avanti sin dall'anno di nascita 1977), sia i temi
più specifici. La questione meridionale, ad esempio, non può essere
vista come un problema del Sud; "se non ci fosse il Sud non ci sarebbe
il Nord" (parafrasando il Gasparazzo di Zamarin), ovvero le condizioni
socio-economiche delle aree ricche del paese non sono staccate da quelle
delle aree povere, c'è una stretta connessione che va presa in esame e
dovrebbe far parte delle strategie e delle analisi di chi vive dalle
parti del Nord (ma anche da tanti che vivono nel Mezzogiorno). Temi
attuali come l'autonomia differenziata, l'ennesimo tentativo di
depredare legalmente il Meridione, riaprono annosi problemi e vanno a
incidere sulle condizioni dei lavoratori e dei proletari, in maniera
diversa a seconda di dove vivano.
In pratica noi partiamo dalla Sicilia, la nostra terra, per esplorare la
realtà che ci circonda ed il Mondo intero, per poi tornare nuovamente in
Sicilia, il luogo dove realizzeremo la società libertaria per cui
lottiamo, perché è il posto in cui viviamo e della cui storia, cultura,
lingua, delle cui contraddizioni, ci nutriamo sin dalla nascita.
Nel corso della sua lunga vita Sicilia libertaria ha cercato di
approfondire molti temi, provando a volte ad essere innovativa o di
indagare campi poco approcciati. Senza andare troppo indietro nel tempo,
possiamo però soffermarci sui nostri ormai quasi 100 speciali realizzati
a partire dal marzo 2015. Ebbene, proprio con essi abbiamo sollecitato
discussioni che spesso non sono pervenute. Abbiamo posto come centrale
il tema del militarismo e della guerra, quando esso era trascurato o
occasionalmente preso in considerazione, terreno su cui siamo coinvolti
in prima persona da... sempre; ci siamo più volte occupati di
agricoltura, sia scrivendo di esperienze alternative, sia parlando di
cibo o di semi o di contadini, o dello sfruttamento nelle campagne,
provando a porre una questione sempre più impellente, che riteniamo tra
le possibili soluzioni anticapitaliste. Abbiamo scritto di Geopolitica e
di Mediterraneo, di Corpi e potere o di Porno e sessualità, campi
importanti quanto sottovalutati; abbiamo approfondito su Decrescita e
Terremoti, su Democrazia, Libertà e l'Abitare. Siamo tornati su Fede e
religiosità e Chiesa, argomenti che questo giornale, caso unico nel
panorama libertario, affronta da sempre e senza sosta. Donne e
Femminismo anarchico, Educazione libertaria, Scuola di classe, sono
altri temi su cui abbiamo fornito spunti interessanti. Ma ci siamo
addentrati anche in argomenti "inusuali", come gli Anziani, la Morte, il
Rischio (specie dopo la pandemia), la Lentezza, la Denatalità. E poi il
Complottismo, il Clima, il Futuro, il Green washing, l'Ambientalismo
radicale, il Turismo, il ruolo coloniale e militare di ENI, lo
Spopolamento dei paesi e l'emigrazione,... e ci fermiamo qui.
E' probabile che non siamo riusciti a suscitare abbastanza interesse;
com'è anche probabile che una generale apatia impone che al termine di
una lettura ogni considerazione debba rimanere sepolta nel privato.
Noi continueremo a produrre di tali approfondimenti, a gettare l'amo del
dibattito, a proporre discussioni e conseguenti modalità di azione, sia
negli Speciali che nelle restanti 6 pagine del giornale. Affronteremo o
torneremo su temi che per noi non rappresentano affatto esercitazioni
bizantine ma mattoni per una elaborazione comune, collettiva, condivisa
possibilmente, di strategie d'intervento nella società. E ci
ripromettiamo di cominciare noi stessi a commentare e interagire con le
altre pubblicazioni del movimento o con quelle che comunque sono anche
solo parzialmente in sintonia con il nostro sentire. Siamo convinti che
oggi più che mai questo sia necessario e utile.
Pippo Gurrieri
http://sicilialibertaria.it
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