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(it) France, OCL CA #337 - "Capire il capitalismo per uscirne" - Recensione del libro di Jean-Luc Dupriez (L'Harmattan, aprile 2023) (ca, de, en, fr, pt, tr)[traduzione automatica]

Date Sat, 16 Mar 2024 09:15:07 +0200


Jean-Luc Dupriez (alias Jacques Dubart) è un comunista libertario. Era un attivista dell'UTCL dal 1979, poi membro di Alternative Libertaire. Ha partecipato alla creazione dell'UCL che ha lasciato dopo il 1° Congresso perché in opposizione alla nuova linea che rompeva con il piattaformismo e la centralità della lotta di classe. Ora è attivo all'interno della Piattaforma Comunista Libertaria. ---- Questo libro vuole essere uno strumento attivista per comprendere il mondo attuale, il capitalismo contemporaneo, al fine di combatterlo meglio. L'autore cerca, da un punto di vista materialista, di posizionare "gli esseri umani rispetto ai fondamenti dell'homo sapiens" al fine di comprendere le fonti dell'oppressione e superarle. In questo si unisce all'ambizione di B. Lahire nella sua opera "Le strutture fondamentali delle società umane" che esamineremo in un prossimo numero di Courant Alternatif. Questi due libri, però, hanno obiettivi molto diversi. Il libro di J.L. Dupriez è scritto in modo didattico e accessibile, destinato a persone che non padroneggiano tutti i concetti politici specifici delle correnti rivoluzionarie. Questo lo rende un libro che può essere facilmente consigliato a chi non è molto politico... ma con qualche riserva.
Il libro è composto da sei parti tematiche. La prima parte è un buon riassunto di cosa è il capitalismo, delle sue dinamiche e della sua forma attuale. Nella parte successiva l'autore attinge alle recenti ricerche di etologia, antropologia e archeologia per denunciare il razzismo, il sessismo, ecc. L'autore spiega come il razzismo sia in gran parte una costruzione sociale derivante dalle scelte politiche delle classi dominanti. Allo stesso modo, sul sessismo, riferisce in modo semplice e chiaro come l'attuale oppressione delle donne sia inscritta nel quadro sociale del capitalismo e mostra come la lotta contro il patriarcato sia esistita in ogni momento e in ogni luogo dell'epoca moderna. La terza parte sulle classi sociali vuole essere educativa. Basandosi sul lavoro sociologico, caratterizza in modo illustrato la materialità e la violenza dei rapporti di classe nel mondo di oggi, contraddicendo in modo convincente tutti i discorsi che affermano che le classi sociali e la lotta di classe sono scomparse. La penultima parte, sulla crisi ecologica, è molto interessante perché fornisce diversi argomenti per contrastare due idee: 1/ ognuno sarebbe responsabile del riscaldamento globale su scala individuale; 2/ il capitalismo può adattarsi per evitare la catastrofe ecologica... con una rilevante critica politica al veganismo. Mostra che la crisi ecologica è ben inscritta nello sviluppo del capitalismo e che dobbiamo quindi combinare lotte sociali e lotte ecologiche. Una parte finale, molto breve, discute le religioni da una prospettiva atea rivoluzionaria.
Tuttavia, tutti questi sviluppi coinvolgono la scienza e potremmo avere qualche riserva su questo argomento. Nell'introduzione a quest'opera, l'autore ha un approccio scientifico che vuole essere opposto allo scientismo (che ritiene che la scienza detenga la verità), si limita a dare "una rappresentazione della realtà... quanto più coerente possibile con i fatti conosciuti in un dato momento. Se si prendono così queste precauzioni nell'introduzione, emerge tuttavia una forma di adesione, talvolta senza rinunce, ad alcune teorie scientifiche contemporanee su temi sui quali non esiste consenso. La mancanza di una bibliografia alla fine del libro non facilita l'accesso alle fonti citate.
L'opera si affida quindi, nella lunga sezione sul sessismo e il razzismo, ai primati (bonobo, scimpanzé) per comprendere gli esseri umani; ci sono quindi delle scorciatoie che possono essere criticate (vedi il contrappunto al libro di B. Lahire). Riprende anche, riguardo all'oppressione delle donne, la tesi secondo cui essa sarebbe apparsa solo con l'emergere delle classi sociali (Neolitico). Tuttavia, sembra sempre più consensuale che l'uomo dominasse le donne anche nel Paleolitico, il che non significa che questo fatto sia geneticamente o biologicamente determinato[1]. Inoltre, se l'autore ha ragione a non separare il biologico dal culturale, tende a dare nei primi capitoli una lettura troppo biologica dei comportamenti umani (socialità, ostilità e violenza verso gli estranei, ecc.) e quindi ad emergere da contraddizioni tra certi partiti. L'autore afferma che "la cultura modulerà questo comportamento, al punto da poterlo quasi annientare" ma gli sviluppi associati non permettono di comprendere come la cultura potrebbe modificare ciò che sembra biologicamente inevitabile. Nei primi capitoli, infatti, emerge l'impressione generale che la biologia domini l'uomo. Le cose però sono molto più complesse come mostra ad esempio B. Lahire.
Fatte queste riserve, in definitiva, il lavoro si posiziona chiaramente in una prospettiva comunista libertaria. Dimostra che le oppressioni di classe, sessiste, razziste e il Capitalocene non sono insormontabili. Si posiziona contro la corrente postmodernista/intersezionale dominante che porta a una moltitudine di lotte separate: le relazioni di classe sono centrali e attraversano tutti gli altri sistemi di dominio. Egli sostiene chiaramente l'universalismo in modo politico e quindi critica il suo utilizzo da parte della classe dominante. Per superare il capitalismo è necessaria una lotta politica... oggetto di un secondo lavoro di prossima pubblicazione che cercherà di fornire risposte alla domanda: "come organizzare la lotta per trasformare il mondo". Aspettiamo quindi con impazienza questo secondo lavoro perché in sostanza, molto occasionalmente in questo primo libro, emerge un'attenzione al sindacalismo che potrebbe essere criticabile.

realtà virtuale

Nota
[1]Cfr. tra gli altri "L'oppressione delle donne, ieri e oggi: finirla domani!"» accessibile sul blog "La hutte desclasses" di C. Darmangeat

http://oclibertaire.lautre.net/spip.php?article4083
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