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(it) Italy, UCADI, #198 - Lettera aperta: Luigi Sbarra e il tradimento dei lavoratori (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]

Date Wed, 6 Aug 2025 07:44:13 +0300


Siamo lavoratori, non sudditi. E non possiamo più restare in silenzio di fronte a chi ha scelto di tradire la nostra fiducia. ---- Luigi Sbarra, ex segretario generale della CISL, rompendo il fronte sindacale ha firmato un contratto per le Funzioni Centrali il 27 gennaio 2025 con un aumento del 5,6% in un contesto in cui l'inflazione superava il 18%. Un contratto inaccettabile, che ha condizionato in tal modo tutte le trattative per i contratti del pubblico impiego e ha scaricato tutto il peso della crisi sulle spalle di chi lavora nei servizi pubblici.
Altro che tutela dei diritti: questa è stata una resa totale, firmata in nome di un malinteso senso di responsabilità che, in realtà, è servito solo al potere.

Ma la nostra riprovazione e quella di migliaia di lavoratori espressa nel referendum sul contratto non si ferma qui.

Ma Sbarra non si è fermato alla categoria e alla contrattazione: ha scelto deliberatamente di sabotare il referendum promosso dalla CGIL e dall'UIL sui temi del lavoro spezzando il fronte sindacale nel momento in cui era più necessario rimanere uniti. Ha così indebolito il potere contrattuale dei lavoratori e ha agito - ancora una volta - in favore di una logica politica distante anni luce dai bisogni reali delle persone.

Non va dimenticato che al Congresso CISL, la premier Meloni è stata accolta come una star: applausi, sorrisi, entusiasmo. Un'accoglienza che diceva già tutto su dove stava andando la CISL. E infatti, puntuale, è arrivata la ricompensa: Luigi Sbarra è stato nominato sottosegretario nel governo Meloni. Un premio politico per chi ha scelto di stare dalla parte del potere, tradendo i lavoratori.

E ora? Una sua "delfina" è stata piazzata alla guida della CISL per garantire continuità a questa linea arrendevole e autoreferenziale, contraria agli interessi di lavoratrici e lavoratori. La stessa linea che ha smesso di difendere i salari, i diritti, la dignità. Ma non basta.

Il governo ha addirittura creato un ruolo ad hoc per Sbarra, affidandogli la gestione dei fondi del PNRR nel Mezzogiorno. Non parliamo di simboli, ma di miliardi di euro. Il Governo ha messo nelle sue mani un centro di potere e di clientela che gli permetterà di costruire una struttura mafiosa destinata a gestire il consenso delle popolazioni del Sud. Sbarra potrà continuare il suo lavoro di sempre, sotto altra forma, ma con mezzi molto maggiori.

Un ex sindacalista, servo dei padroni, che, dopo aver calpestato i diritti dei lavoratori, finisce a gestire risorse pubbliche, decisive per il futuro di milioni di cittadini del Sud. È questa l'autonomia sindacale nella versione CISL?

Le lavoratrici e i lavoratori iscritti dalla Cisl facciano tesoro di quanto è avvenuto e riflettano sull'opportunità di continuare a far parte di questa organizzazione.

Ma noi non ci stiamo.

Chi ha svenduto il sindacato non merita la fiducia di lavoratrici e lavoratoti.
È tempo di rimettere al centro dell'azione sindacale le persone, non le carriere. È tempo di lottare in un sindacato che difende, i diritti e gli interessi di coloro che rappresenta e non che si piega.

I lavoratori non dimenticano.

Rocco Petrone

https://www.ucadi.org/2025/06/22/lettera-aperta-luigi-sbarra-e-il-tradimento-dei-lavoratori/
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