traduzione dell'articolo sulla seconda giornata di scontri in Belgio tra giovani arabi e polizia a seguito dell'uccisione a freddo di un ragazzo presunto spacciatore. Seguono 2 articoli in francese.
10/11/97 - © Rossel & Cie SA - LE SOIR Bruxelles (trad C.J.)
"Morte ai Flics!": la violenza degli slogan infiamma Schaerbeek
Il concentramento e' indetto per le due dal PTB (estrema sinistra maoista) all'incrocio tra boulevard Lambermont e l'avenue Princesse Elisabeth. Il messaggio del PTB e' chiaro: Said e' stato ucciso a sangue freddo dalla gendarmeria. Bisogna urlare la nostra collera.
Alla partenza non piu' di un centinaio di manifestanti marciano tranquillamente. Il PTB, che ha invitato la famiglia di Said Charki all'azione di protesta distribuisce i suoi volantini e scandisce quasti slogan: "giustizia per Said", "ci sono degli assassini tra noin", "morte ai flics" o ancora "loubna said - ora basta". Una buona parte dei manifestanti era rappresentata da «Tam» (Training Airmax Moustache), giovani arabi vestiti con abbigliamento sportivo.
Col passare del tempo il numero dei partecipanti cresce. Il corteo svolta verso Cage aux Ours (piazza Verboeckhoven) e attraversa piazza Pavillon, nel mezzo del quartiere degli immigrati. A questo punto una trentina di giovani, volto coperto da sciarpe e passamontagna chiaramente decisi a scontrarsi si riuniscono al corteo e tutto precipita: volano i primi porfidi e i manifestanti defluiscono verso la piazza di Colignon, dove si trova la casa comunale Schaerbeek.
Una massa compatta di trecento giovani si getta sulla piazza. La polizia comunale si schiera all'altezza del parcheggio dell'hotel de ville. Una buona dozzina di vetrine volano in pezzi. Tra i manifestanti vi e' un'ondeggiamento. Gli organizzatori fanno appelli alla calma. L'imponente dispositivo di polizia e i mezzi Iveco (Fiat nd C.J.) della gendarmeria dissuadono i casseur dall'agire. La manifestazione si rimette in movimento verso 'avenue Louis Bertrand. Verso le quindici qualche "agitato" fa esplodere le vetrine del deposito della Stib, in rue Rubens.
L'atmosfera elettrica e il numero crescente dei manifestanti lascia intendere l'imminenza di nuovi scontri, che non tardano. I giovani riuniti in cima all'avenue Bertrand di fronte alla chiesa Saint-Servais, si sentono presi in trappola, circondati dai mezzi della gendarmeria. L'ingresso della Stib viene polverizzato
I VERSETTI DEL CORANO
A questo punto si assiste a una scena surrealista. Attorno alla vettura del PTB da cui l'altoparlante urla gli slogan, un centinaio di manifestanti inizia un sit-it. Un adulto, un cinquantenne, prende il microfono per salmodiare dei versetti del corano. Un gruppo di ragazze, senza dubbio parenti di Said Charki, si uniscono alla preghiera. Questo tranquillizza per una decina di minuti i giovani arabi. Nel frattempo altri giovani si armano. Scalzano il pave' e raccolgono i porfidi in grossi mucchi pronti a lanciarli. I proiettili vengono gettati verso il muro di gendarmi in tenuta da combattimento. Le forze dell'ordine non reagiscono in alcun modo.
Quando le ragazze si ritirano il corteo e' ancora grande: raccoglie un migliaio di persone. I manifestanti esitano. Alcuni vogliono proseguire l'itinerario stabilito, altri intendono raggiungere il centro cittadino. La manifestazione si muove verso via de Brabant, una strada affollata di negozi prevalentemente di immigrati. L'accoglienza e' calorosa e sottolineata da un concerto di clacson a giusa d'incoraggiamento.
I giovani arabi sboccano su piazza Rogier. Nuovo ondeggiamento. Degli "agitatori" cercano di spingere il grosso del corteo verso rue Neuve, con l'intento di portare gli scontri nell'arteria. Fortunatamente vengono dissuasi.
Nel frattempo la gendarmeria ha rifatto la sua comparsa e blocca il quartiere. Dozzine di veicoli circondano piazza Rogier tra il botanico e boulevard Jacqmain. Centinaia di giovani attraversano di corsa il boulevard d'Anversa per raggiungerquello d'Adolphe Max. E' li' che verso le 16 che la manifestazione si e' trasformata in guerriglia urbana. Dei giovani hanno cercato di raggiungere le gallerie (stazioni) di City 2. Altri hanno lanciato cock-tails Molotov che sono esplose sui marciapiedi. La gendarmeria ha fatto avanzare i suoi veicoli. Il numero di mezzi messi in campo e la disciplina quasi militare hanno avuto ragione delle velleita' dei casseur. La maggiorparte si e' dileguata nelle strade parallele, rifluendo verso Schaerbeek. Un atrentina di manifestanti si sono trovati completamente circondati. Le forze dell'ordine hanno proceduto all'arresto amministrativo mentre una nuova agitazione percorreva la folla: la gendarmeria ha fermato i parenti di Said.
Verso le 16 e 30 torna lentamente la calma in piazza Rogier. Verso Schaerbeek le vetture della polizia pattugliano per individuare i casseur ancora attivi: rue Royale-Sainte-Marie, all'altezza di Botanica, tutto l'arredo urbano e' andato distrutto.
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