29 Ottobre 1997
SCONTRI AL VERANO
I centri sociali accusano la polizia: "Non ha bloccato i fascisti"
MARIA D'AMICO - Mattina pesante, di tensione e scontri, ieri a san Lorenzo, davanti al cimitero del Verano, dove una trentina di fascisti di Fiamma Tricolore ha tentato, di rendere omaggio ai caduti della marcia su Roma. Ad attenderli davanti all'ingresso principale, un sit-in antifascista organizzato da alcuni centri sociali romani: Corto Circuito, la Strada, Pirateria, Sisto Quinto, Onda Rossa insieme a militanti di Rifondazione.
Dalla scalinata della vicina facoltà di Economia e commercio i fascisti, ben intruppati fin dalla prima mattina, seppur controllati da un cordone di poliziotti hanno potuto sfilare senza alcun ostacolo, e senza nessuna autorizzazione della questura fino al piazzale del Verano.
"Boia chi molla, duce a noi" gridavano, mentre contro il centinaio di persone del presidio, volavano bulloni, bengala e
razzi per segnalazioni marittime.
"La polizia - denunciano i militanti dei centri socialicome alcune settimane fa durante la manifestazione per Walter Rossi dove due giovani di sinistra sono stati accoltellati dai fascisti, non ha fatto nulla per impedire questa vergognosa parata".
Anzi, la carica forte e improvvisa, con botte, lacrimogeni e - denunciano ancora i militanti di sinistra - anche pallottole di gomma "è stata fatta proprio contro chi era lì per rimarcare il carattere antifascista della città di Roma". Il bilancio della giornata è di sette fascisti arrestati per apologia di reato, resistenza a pubblico ufficiale e corteo non autorizzato. Per gli stessi reati altre sei persone sono state denunciate a piede libero. Venti invece le denunce contro militanti di sinistra per manifestazione non autorizzata.
Dopo i fatti di ieri, sono molte le critiche e le denunce che arrivano da più parti della sinistra roman e da parte degli organizzatori del sit-in. Al centro l'atteggiamento troppo "morbido" delle forze dell'ordine verso i fascisti, che con la commemorazione della marcia su Roma hanno "insultato la storia antifascista di un quartiere-simbolo come San Lorenzo".
Sugli incidenti, nei quali sono rimasti feriti anche due giovani di sinistra, i parlamentari Cento dei verdi, e Gabriella Pistone di rifondazione hanno presentato un'interrogazione al ministro degli interni, per chiedere perchè seppur la manifestazione fosse stata annunciato il giorno precedente nessuno sia intervenuto per impedirla. Anche la Sinistra Giovanile condanna le cariche della polizia contro chi si batte per affermare l'antifascismo militante: "Riteniamo insopportabile che un piccolo gruppo di nostalgici anacronistici possa commemorare un atto così funesto per il nostro paese come la marcia su Roma".
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