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(it) Italy, Sicilia Libertaria: Speciale cer - Mancanze, ritardi e buoni esempi: le CER in Sicilia (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]
Date
Tue, 2 Apr 2024 08:16:15 +0300
Il Piano Energetico Ambientale della Regione Siciliana 2030 pone come
obiettivo l'incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili
al 69% nel 2030. Secondo l'annuario dell'ARPA Sicilia 2023, una piccola
ma significativa parte di questa percentuale (1.220 megawatt di 2.320
megawatt di energia solare prodotta entro il 2030) deriverà da impianti
di autoconsumo e dalle comunità energetiche rinnovabili (CER): gruppi di
cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e
piccole e medie imprese che producono, consumano e scambiano energia da
fonti rinnovabili prodotta da impianti di proprietà di uno o più
soggetti della comunità.
Le CER hanno la potenzialità di rivoluzionare il rapporto tra comunità
ed energia, ma necessitano di un iter lungo e complesso per entrare in
funzione. La Regione Siciliana nel 2022 ha stanziato quasi 5 milioni di
euro per la redazione degli studi di fattibilità tecnico economica
propedeutici alla costituzione delle CER per incentivare le
amministrazioni locali a intraprendere questo percorso. I finanziamenti
regionali, calibrati sul numero di abitanti, sono stati assegnati per lo
più alle città di Palermo (63.398 euro) e di Messina (33.196 euro). A
seguire Siracusa (27.804 euro), Ragusa (22.730 euro), Caltanissetta
(20.867 euro), Agrigento (20.228 euro) ed Enna (15.017 euro). Catania
non ne ha fatto domanda. In totale 301 Comuni hanno ottenuto i fondi ma,
ad oggi, pochi sono riusciti ad utilizzarli.
Nel Comune di Palermo, al momento, l'unica CER vicina alla realizzazione
si trova a Brancaccio ed è promossa da una società privata nel settore
dell'energia sostenibile. A Messina un progetto di CER comunale è stato
avviato nel 2021 in collaborazione con Enel X e l'associazione Le.L.A.T.
(Lega Lotta Aids E Tossicodipendenza) nel rione popolare Mangialupi, sui
cui tetti sono stati installati pannelli fotovoltaici. Il progetto
dovrebbe coinvolgere anche delle famiglie del quartiere ma non è chiaro
a che punto siano i lavori né cosa abbia bloccato il progetto fin ora.
Inoltre l'assessore per la Transizione Ecologica di Messina, Francesco
Caminiti, ha dato notizia di altri progetti in collaborazione con
l'Istituto Autonomo delle Case Popolari, al momento nessuno, di questi
risulta avviato. A Catania lo IACP è promotore di una CER nel complesso
delle case popolari di Nesima, grazie al finanziamento di 29 milioni di
euro a valere sul Piano Nazionale Complementare. Per ora sono stati
avviati i lavori di efficientamento energetico ma la CER non è stata
costituita. Fondazione con il Sud sta sviluppando nella periferia est di
Messina e a Regalbuto (EN) due CER sull'impronta della CER Napoli Est
nella periferia del capoluogo campano. In questi casi, è la fondazione a
mettere a disposizione fondi e competenze tecniche per costruire
percorsi di transizione energetica dal basso.
Molte amministrazioni più piccole hanno denunciato la carenza di
competenze tecniche e di personale per gestire il flusso di progetti e
la conseguente rendicontazione dei fondi comunitari e regionali. Altre
si sono affidate a tecnici esterni, rimasti a lungo in attesa del
decreto attuativo da parte del ministero dell'Ambiente, e ora devono
riuscire a rispettare i tempi. I Comuni che si erano preventivamente
dotati di impianti fotovoltaici, allo stato attuale, non potranno
metterli a disposizione delle CER. Altri ancora hanno costituito le CER
legalmente ma devono installare gli impianti. Il decreto ministeriale,
giunto solo a gennaio, prevede fondi fino al 40% per finanziare gli
impianti, e soltanto per i Comuni sotto i 5000 abitanti; quindi gli
altri Comuni dovranno affidarsi all'investimento della comunità stessa,
qualora siano presenti capitali a disposizione, a partner tecnici o
rimanere in attesa del bando del valore di 100 milioni annunciato dal
Dipartimento dell'Energia dell'Assessorato regionale.
Molti Comuni sull'Isola, inclusi Messina e i paesi madoniti, avevano
intrapreso questo percorso ben prima del bando regionale con la
collaborazione di Enel X come referente o, nel caso di Blufi, come
partner tecnico. In questi casi, le amministrazioni comunali affidano ad
Enel X la costituzione e gestione della CER. Sebbene, infatti, le grandi
aziende della filiera energetica non possano aderire alle CER, al
contrario delle piccole e medie imprese, possono proporsi come soggetti
gestori della rete rifacendosi dell'investimento sugli incentivi del
GSE. Se da una parte questa operazione assicura l'avanzamento del
progetto dall'altra riduce la capacità decisionale delle comunità, vero
punto di forza delle CER. Una CER in grado di assicurare l'equilibrio
tra energia prodotta e consumata, consapevole dei propri bisogni e
capace di gestire il valore generato dall'energia ceduta al GSE, può
reinvestire questo valore nello sviluppo del proprio territorio.
Al contrario, la costituzione di una CER da parte di soggetti terzi
estranei alla comunità rischia di sottrarre il controllo del territorio
alla comunità che lo vive.
Le esperienze dei paesi di Ferla e di Petralia Sottana testimoniano le
capacità trasformative di una comunità consapevole della gestione del
proprio territorio. A Ferla, grazie alla collaborazione con l'Università
di Catania, è nata la prima CER attiva sull'Isola. Le bollette si sono
abbassate e il Comune ha risparmiato circa 30mila euro annui, che sono
stati reinvestiti in servizi per la comunità. A Petralia Sottana lo
staff politico comunale ha avuto la fortuna di avere nel proprio
organico le competenze tecniche ed è stato quindi capace di utilizzare i
fondi regionali per creare Energie D'alta Quota, una CER in forma di
cooperativa con l'ambizione di partecipare ai bandi PNRR. Questi esempi
dimostrano che, sebbene i fondi siano necessari, lo strumento più
importante è la volontà politica di mettere insieme le competenze
tecniche necessarie e una profonda conoscenza della comunità per
sviluppare al massimo le potenzialità delle CER secondo i bisogni
specifici di ciascun territorio.
Chiara Conte
http://sicilialibertaria.it
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(en) UK, ACG: Vive La Commune! - This article is dedicated to all those who will turn their guns on their officers (ca, de, it, pt, tr)[machine translation]
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(it) France, CNT-AIT: Anarchosyndicalisme #185 - OLGA TARATUTA Iniziativa di solidarietà (ca, de, en, fr, pt, tr)[traduzione automatica]
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