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(it) Alessandria: coperte le vergogne del militarismo

From Worker <a-infos-it@ainfos.ca>
Date Fri, 5 Nov 2004 13:28:34 +0100 (CET)


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A - I N F O S N E W S S E R V I C E
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Questa mattina la targa di piazza "Decorati al valor militare" è stata
coperta con un telo bianco. Sotto alla targa un manifesto titolato
"Copriamo le vergogne del militarismo", di cui riproduciamo sotto il
testo. Nel pomeriggio gli anarchici del Perlanera hanno distribuito un
volantino dal titolo "Facciamo la festa alle forze armate"

COPRIAMO LE VERGOGNE DEL MILITARISMO!
Le nostre città sono piene di monumenti, targhe, lapidi che ricordano
assassini. Questi se le sono guadagnate per aver mandato a morte, ferito,
mutilato, violentato centinaia, migliaia, milioni di persone (e più il
numero aumenta, più pare che tali figuri debbano meritare omaggio.).
Questi sono i vergognosi esempi che i nostri figli studiano a scuola, che
incontrano in ogni piazza, in ogni strada: questo ed ogni altro genere di
sopruso è ciò che il potere chiama "civiltà". Occorre che queste
spaventose vergogne siano cancellate dalla nostra storia, dalla nostra
memoria, dal nostro futuro. Vogliamo che nelle piazze siano raffigurati
coloro che costruiscono, non i distruttori. Non vogliamo che i nostri
figli vedano per le strade delle nostre città le effigi di chi si
guadagna medaglie ed onori ammazzando altri bambini che hanno avuto la
sfortuna di nascere dalla parte sbagliata del mondo, bambini nati con la
guerra e morti di guerra. Per loro nessuno erige lapidi, né monumenti! .
Per
loro persino la pietà è morta, ed anche per gli adulti.
In questi anni, destra e "sinistra" (come cambiano di senso le parole!),
governo ed "opposizione", hanno cercato di arruolarci, di unirci con la
paura, di coprire le nostre vite con un sudario tricolore. Ma noi non ci
siamo stati: abbiamo disertato le loro guerre, stracciato le loro
bandiere, negata la loro retorica da caserma, disprezzato il pensiero
unico. Opporsi alla guerra, agli eserciti è anche scegliere di rifiutarne
la disgustosa retorica, i simboli di odio e violenza, le immagini in cui
lo sfoggio di forza diviene l'emblema della ragion di stato. La notizia
dell'ennesima "strage umanitaria" perpetrata dalle truppe di "pace" in
Iraq mostra ancora una volta il volto feroce di un'occupazione che
riporta alla mente gli orrori del colonialismo nostrano, quello che oggi
come ieri si trincera dietro il mito della missione "civilizzatrice".
Incapaci di far da sé gli iracheni o chi per loro vanno "educati" alla
democrazia, alla pace, alla convivenza. Anche a costo della vita - specie
se è la loro. Occorre fermare la mano di questi assassini, di chi in
nome della ragion di stato si macchia dei più efferati delitti. Fuori
tutti gli eserciti dall'Iraq, dall'Italia, dal mondo, dalla storia! Noi
abbiamo scelto di essere uomini e donne di parte. La parte degli
oppressi, degli sfruttati, dei senzapatria. La parte di chi crede che non
c'è pace senza uguaglianza - la parte di chi crede che non possano
esistere guerre giuste, né poteri buoni. IV NOVEMBRE, NON FESTEGGIAMO LE
GUERRE COPRIAMO LE VERGOGNE DEL MILITARISMO PROPONIAMO UNA PIAZZA AL
DISERTORE! ALCUNI ANARCHICI HANNO TRASFORMATO PIAZZA DECORATI AL VALOR
MILITARE

Questo il testo del volantino distribuito nel pomeriggio del IV novembre
ad Alessandria dagli anarchici del Perlanera

FACCIAMO LA FESTA ALLE FORZE ARMATE!!!
L'ITALIA È IN GUERRA ANCHE SE FINGE DI NON SAPERLO, così mentre i
militari italiani continuano a belligerare in Iraq e Afganistan,
"l'esercito dei vari gruppi integralisti" si sfoga sia contro chi,
proveniente da tutto il mondo, è impegnato nel sociale, o si occupa
dell'informazione (anche se dichiaratamente contrario all'invasione
dell'Iraq), sia contro i nemici propriamente detti: mercenari e militari
dell'esercito ufficiale, e questo scenario è purtroppo destinato ad
ingigantirsi (vedi l'attentato alla stazione di Madrid). TUTTO CIO' PER
AVER SEGUITO UNA POLITICA BELLICISTA SENZA NESSUNA VIA D' USCITA,
INSCENANDO UNA GUERRA SANTA AD OPERA DI CRISTIANI ACCECATI DA UN'
ORTODOSSIA DI SCONTRO FRA CIVILTA' CHE COMUNQUE NASCONDE, NEANCHE TROPPO
VELATAMENTE, ENORMI INTERESSI DI SUPREMAZIA ED EGEMONIA MILITARE ED
ECONOMICA. La logica dell'invasione è divenuta concime d'odio per le
istanze demenziali di un integralismo che comunque si giustifica essendo
invaso e non invasore.

IN QUESTO CONTESTO SI CELEBRA LA FESTA DELLE FORZE ARMATE E LA VITTORIA
DELLA GUERRA 1914-18. IN UNA GUERRA NON CI SONO VITTORIE, MAI!!! Allora,
solo in Italia, ci furono 600.000 morti e centinaia di migliaia di feriti
gravi. Oggi la guerra permanente 2001-04 ha mietuto migliaia di vittime
sotto le bombe, per fame e malattie fra i civili afgani e iracheni ad
unico vantaggio dei potenti della terra. In Iraq, da marzo 2003 ad oggi,
le vittime sono state fra 20 e 30.000, non si contano i feriti, i
mutilati, gli avvelenati dall'uranio. FUORI LA GUERRA DALLA STORIA FUORI
GLI ESERCITI DALL'IRAQ, DALL'AFGANISTAN E DAL MONDO INTERO VIVA I
DISERTORI

IL DISERTORE (Boris Vian)
In piena facoltà
egregio presidente
le scrivo la presente
che spero leggerà.
La cartolina qui
mi dice terra terra
di andare a far la guerra
quest'altro lunedì
Ma io non sono qui
egregio presidente
per ammazzar la gente
più o meno come me
Io non ce l'ho con lei
sia detto per inciso
ma sento che ho deciso
e che diserterò.
Ho avuto solo guai
da quando sono nato
i figli che ho allevato
han pianto insieme a me.
Mia mamma e mio papà
ormai son sotto terra
e a loro della guerra
non gliene fregherà.
Quand'ero in prigionia
qualcuno mi ha rubato
mia moglie e il mio passato
la mia migliore età.
Domani mi alzerò
e chiuderò la porta
sulla stagione morta
e mi incamminerò.
Vivrò di carità
sulle strade di Spagna
di Francia e di Bretagna
e a tutti griderò.
Di non partire più
e di non obbedire
per andare a morire
per non importa chi.
Per cui se servirà
del sangue ad ogni costo
andate a dare il vostro
se vi divertirà.
E dica pure ai suoi
se vengono a cercarmi
che possono spararmi
io armi non ne ho.

PERLANERA


Da: Federazione Anarchica Torinese <fat@inrete.it>


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